Diritti umani
Diritti umani internazionali e dell'Unione europea
Il 10 dicembre 1948, a Parigi, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite (ONU) approvò e proclamò la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Nel preambolo della Dichiarazione venne considerato che il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo. L'Assemblea Generale proclamò la presente Dichiarazione come ideale comune da raggiungersi da tutti i popoli e da tutte le Nazioni, al fine che ogni individuo ed ogni organo della società, avendo costantemente presente questa Dichiarazione, si sforzi di promuovere, con l'insegnamento e l'educazione, il rispetto di questi diritti, di queste libertà e di garantirne, mediante misure progressive di carattere nazionale e internazionale, l'universale ed effettivo riconoscimento e rispetto fra i popoli. Nello specifico, l'Articolo 2 recita che ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione. Nel contesto europeo, le definizioni di diritti e libertà garantiti a tutti i cittadini dell'Unione sono contenuti nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea (CDFUE), in Italia anche nota come Carta di Nizza, proclamata una prima volta il 7 dicembre 2000 a Nizza e una seconda volta, in una versione adattata, il 12 dicembre 2007 a Strasburgo da Parlamento, Consiglio e Commissione europea, sostituita dall'entrata in vigore del Trattato di Lisbona; il Trattato si pone come pienamente vincolante per le istituzioni europee e gli Stati membri.
In Italia, il riferimento fondamentale dei diritti è identificabile nella Costituzione italiana, approvata dopo la nascita della Repubblica Italiana. La Costituzione è la legge fondamentale dello Stato, cioè il vertice nella gerarchia delle fonti di diritto da cui dipendono tutte le altre; fu approvata dall'Assemblea Costituente il 22 dicembre 1947, ed entrò in vigore il primo gennaio del 1948. Il garante della Costituzione è il Presidente della Repubblica e alcuni tra i Principi Fondamentali introduttivi troviamo:
L'Art. 2: La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale;
L'Art. 3: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
L'Art. 4: La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
Un ulteriore riferimento ai diritti umani universali è la Convenzione sui Diritti delle persone con disabilità, La Convenzione sui diritti delle persone con disabilità è stata adottata il 13 dicembre 2006 durante la sessantunesima sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con la risoluzione A/RES/61/106. La Convenzione e il suo Protocollo Opzionale sono stati aperti per la firma il 30 marzo 2007. Fino al 14 maggio 2007 ci sono state 92 firme alla Convenzione, 50 firme al Protocollo Opzionale e una ratifica alla Convenzione. È il primo grande trattato sui diritti umani del XXI secolo
La Convezione è costituita da un preambolo introduttivo in cui sono elencati i principi cardine sui Diritti Umani in senso ampio e in seguito da tutti gli articoli in riferimento ai Diritti delle persone con disabilità.
Tra i più importanti troviamo l' Articolo 1 che definisce lo scopo della presente Convenzione, quale promuovere, proteggere, assicurare il pieno ed eguale godimento di tutti i diritti umani, di tutte le libertà fondamentali da parte delle persone con disabilità, e promuovere il rispetto per la loro inerente dignità. Le persone con disabilità includono quanti hanno minorazioni fisiche, mentali, intellettuali o sensoriali a lungo termine che in interazione con varie barriere possono impedire la loro piena ed effettiva partecipazione nella società su una base di eguaglianza con gli altri. Successivamente all'Articolo 1 seguiranno tutti gli altri Articoli che la compongono, fondamentali per la tutela e il riconoscimento di tutti i diritti nel ciclo di vita delle persone con disabilità.
E' di fondamentale importanza dar luce anche alla Convenzione Internazionale sui Diritti dell'Infanzia e dell’Adolescenza, approvata a New York, il 20 novembre del 1989 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Da allora il 20 novembre di ogni anno viene celebrata in tutto il mondo la Giornata Internazionale per i Diritti dell' Infanzia e dell'Adolescenza. La Convenzione, a cui hanno aderito 193 Paesi, è composta da 54 articoli e da due Protocolli opzionali (sui bambini in guerra e sullo sfruttamento sessuale). I principi fondamentali sono quattro:
1) Principio di non discriminazione (art. 2): i diritti sanciti dalla Convenzione devono essere assicurati a tutti i minori, senza distinzione di razza, sesso, lingua, religione, opinione del bambino/adolescente o dei genitori.
2) Superiore interesse del bambino (art. 3): in ogni decisione, azione legislativa, provvedimento, iniziativa pubblica o privata, l'interesse del bambino o dell’adolescente deve avere la priorità.
3) Diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo del bambino (art. 6): gli Stati devono impegnare il massimo delle risorse disponibili per tutelare la vita e il sano sviluppo dei bambini.
4) Ascolto delle opinioni del minore (art. 12): prevede il diritto dei bambini a essere ascoltati in tutti i processi decisionali che li riguardano, e il corrispondente dovere, per gli adulti, di tenerne in adeguata considerazione le opinioni.
Le minoranze, tuttavia, sono tutelate più specificatamente dalle indicazioni contenute nella Dichiarazione dei diritti delle persone appartenenti a minoranze nazionali o etniche, religiose o linguistiche (1992), che garantisce loro la possibilità di apprendere o ricevere formazione nelle singole lingue madri.
La Convezione è costituita da un preambolo introduttivo in cui sono elencati i principi cardine sui Diritti Umani in senso ampio e in seguito da tutti gli articoli in riferimento ai Diritti delle persone con disabilità.
Tra i più importanti troviamo l' Articolo 1 che definisce lo scopo della presente Convenzione, quale promuovere, proteggere, assicurare il pieno ed eguale godimento di tutti i diritti umani, di tutte le libertà fondamentali da parte delle persone con disabilità, e promuovere il rispetto per la loro inerente dignità. Le persone con disabilità includono quanti hanno minorazioni fisiche, mentali, intellettuali o sensoriali a lungo termine che in interazione con varie barriere possono impedire la loro piena ed effettiva partecipazione nella società su una base di eguaglianza con gli altri. Successivamente all'Articolo 1 seguiranno tutti gli altri Articoli che la compongono, fondamentali per la tutela e il riconoscimento di tutti i diritti nel ciclo di vita delle persone con disabilità.
E' di fondamentale importanza dar luce anche alla Convenzione Internazionale sui Diritti dell'Infanzia e dell’Adolescenza, approvata a New York, il 20 novembre del 1989 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Da allora il 20 novembre di ogni anno viene celebrata in tutto il mondo la Giornata Internazionale per i Diritti dell' Infanzia e dell'Adolescenza. La Convenzione, a cui hanno aderito 193 Paesi, è composta da 54 articoli e da due Protocolli opzionali (sui bambini in guerra e sullo sfruttamento sessuale). I principi fondamentali sono quattro:
1) Principio di non discriminazione (art. 2): i diritti sanciti dalla Convenzione devono essere assicurati a tutti i minori, senza distinzione di razza, sesso, lingua, religione, opinione del bambino/adolescente o dei genitori.
2) Superiore interesse del bambino (art. 3): in ogni decisione, azione legislativa, provvedimento, iniziativa pubblica o privata, l'interesse del bambino o dell’adolescente deve avere la priorità.
3) Diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo del bambino (art. 6): gli Stati devono impegnare il massimo delle risorse disponibili per tutelare la vita e il sano sviluppo dei bambini.
4) Ascolto delle opinioni del minore (art. 12): prevede il diritto dei bambini a essere ascoltati in tutti i processi decisionali che li riguardano, e il corrispondente dovere, per gli adulti, di tenerne in adeguata considerazione le opinioni.
Le minoranze, tuttavia, sono tutelate più specificatamente dalle indicazioni contenute nella Dichiarazione dei diritti delle persone appartenenti a minoranze nazionali o etniche, religiose o linguistiche (1992), che garantisce loro la possibilità di apprendere o ricevere formazione nelle singole lingue madri.
Dichiarazione universale dei Diritti Umani: https://www.ohchr.org/EN/UDHR/Documents/UDHR_Translations/itn.pdf
Dichiarazione europea dei Diritti Umani: https://it.wikipedia.org/wiki/Carta_dei_diritti_fondamentali_dell%27Unione_europea
Costituzione della Repubblica italiana:
https://it.blastingnews.com/news/tag/costituzione-italiana/
https://www.tuttitalia.it/costituzione-italiana/
https://it.blastingnews.com/news/tag/costituzione-italiana/
https://www.tuttitalia.it/costituzione-italiana/
Diritti delle persone con disabilità:
https://www.unicef.it/Allegati/Convenzione_diritti_persone_disabili.pdf
https://www.unicef.it/Allegati/Convenzione_diritti_persone_disabili.pdf
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